Le Colopatie

Il termine colopatia, detto anche colonpatia, significa letteralmente “sofferenza del colon” e indica genericamente qualunque affezione del colon. Nella maggior parte dei casi, le colopatie sono accompagnate da un alterato trofismo della mucosa intestinale, in quanto lo stato di nutrizione di tale tessuto viene compromesso portando a modificazioni della flora batterica, alterazioni della permeabilità dell’intestino, così come la mancata capacità di riparazione dell’epitelio e di reattività del sistema immunitario mucosale.
Il denominatore comune di queste situazioni è la disbiosi intestinale: compromissione seria e/o prolungata dello stato di eubiosi, cioè dell’equilibrio e del buon funzionamento della flora batterica intestinale, nota anche come “microbiota”.

In quali condizioni si presenta un alterato trofismo della mucosa intestinale?

  • MICI (Malattie Croniche Intestinali come il Morbo di Crohn e le Coliti ulcerose)
  • IBS (Sindromi dell’intestino irritabile)
  • Diverticolite
  • Radioterapia pelvica o addominale
  • Interventi chirurgici all’intestino
  • Infezioni intestinali
  • Terapie antibiotiche
  • Uso prolungato di antiacidi
  • Terapie ormonali
  • Uso prolungato di lassativi
  • Infezioni vaginali ricorrenti
  • Disturbi intestinali che sono spesso stagionali o associati a situazioni specifiche ben note (viaggi, situazioni di stress…)
Oltre alle condizioni sopra elencate, esistono molti fattori che possono incidere sull’equilibrio del microbiota: prima fra tutti l’alimentazione ha un ruolo fondamentale e in particolare una dieta scorretta, eccesso di zuccheri e abuso di alcol influiscono negativamente alterandone l’eubiosi e contribuendo all’instaurarsi della disbiosi.

Come riconoscere una disbiosi intestinale?

Spesso sono presenti le seguenti condizioni a livello gastrointestinale:
  • gonfiore
  • meteorismo
  • nausea
  • episodi di stitichezza alternati a diarrea.
Altri disturbi correlati possono essere insonnia, disturbi dell’umore, nervosismo, stanchezza e malessere generale.

Qual è la dieta più adatta in presenza di disbiosi?

L’organismo umano ha bisogno di tutti i tipi di nutrienti per funzionare correttamente. Alcuni sono essenziali a sopperire il bisogno di energia, altri ad alimentare il continuo ricambio di cellule e altri elementi del corpo, altri a rendere possibili i processi fisiologici, altri ancora hanno funzioni protettive. Per questa ragione l'alimentazione deve essere quanto più possibile varia ed equilibrata.

In caso di disbiosi intestinale, sono da consumare i seguenti tipi di alimenti che, oltre a fornire proteine nobili e oligoelementi come zinco e selenio, possono aiutarci a preservare l’equilibrio del microbiota:
  • Cereali
  • Frutta e ortaggi
  • Carne, pesce
  • Formaggi.

È importante inoltre:
  • Evitare grassi da condimento, zucchero e cibi zuccherati, alcol
  • Evitare Porzioni abbondanti
  • Masticare lentamente
  • Frazionare i pasti
  • Rispettare orari e tempo di assunzione
  • Bere molta acqua.
In tutti casi di disbiosi intestinale, può essere utile ricorrere all’utilizzo di alimenti a fini medici speciali, sotto la imprescindibile supervisione del medico, contenenti sostanze che favoriscono il ripristino della normale eubiosi.
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